Procedure ibride
Nei primi anni ’70 è stato osservato che una parte significativa dei pazienti con pancreatite cronica presenta una massa infiammatoria a livello della testa del pancreas. La regione della testa, che è drenata simultaneamente dai 3 principali sistemi duttali (dotto pancreatico principale di Wirsung, dotto pancreatico accessorio di Santorini e dotto del processo uncinato) può rappresentare il vero e proprio “locus” in cui è generata la malattia, indipendentemente dalla sua causa. Grazie a queste scoperte, sono stati messi a punto approcci chirurgici ibridi che associano al classico drenaggio longitudinale del dotto pancreatico principale la rimozione parziale della testa del pancreas.
Nel 1972 Beger ha sperimentato l’intervento di resezione della testa pancreatica con preservazione del duodeno. In particolare, la procedura prevede il risparmio (oltre che del duodeno) di una rima di pancreas lungo il duodeno stesso, della via biliare intrapancreatica e della regione ampollare. A sinistra, l’istmo pancreatico viene diviso sino al piano del tronco venoso mesenterico-portale. La fase ricostruttiva consiste in una pancreo-digiuno-anastomosi sulla trancia istmica sino alla rima pancreatica sul margine duodenale. Se necessario (in caso di dilatazione del dotto pancreatico principale), il corpo e la coda possono essere drenati mediante una pancreaticodigiunostomia longitudinale. Secondo i dati di letteratura, il successo dell’intervento in termini di riduzione del dolore, è circa dell’80%.
Frey ha proposto nel 1987 un nuovo intervento ibrido per il trattamento della pancreatite cronica, che consiste in una resezione locale della testa pancreatica associata a una pancreaticodigiunostomia longitudinale. La resezione locale della testa prevede la preservazione della regione istmica (senza divisione del pancreas sull’asse mesenterico-portale) e della capsula posteriore; e può essere limitata alla parete posteriore del dotto pancreatico principale e del dotto dell’uncinato. La cavità che ne deriva viene anastomizzata con un’ansa digiunale defunzionalizzata. I risultati sono simili a quelli della procedura descritta da Beger.
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