Epidemiologia delle neoplasie pancreatiche
Il concetto di neoplasia pancreatica (di “tumore al pancreas”) è fortemente associato all’adenocarcinoma duttale, una patologia aggressiva, che rappresenta la quarta causa di morte per tumore nel mondo occidentale e per la quale non esiste attualmente una terapia risolutiva, almeno per gli stadi di malattia più avanzati.
In base a dati epidemiologici del registro tumori degli Stati Uniti (SEER) relativi al periodo 2007-2009, l’1.47% della popolazione (1 persona su 68) nata in questi ultimi anni svilupperà un adenocarcinoma duttale del pancreas durante la vita. Nella fascia di età più a rischio (tra 50 e 70 anni) lo 0.56% degli uomini e lo 0.40% delle donne svilupperà la neoplasia.
In ambito europeo, i dati dell’organizzazione non-profit inglese Cancer Research UK (www.cancerresearchuk.org/home/) relativi all’anno 2008 mostrano che l’incidenza di adenocarcinoma duttale cresce in maniera lineare con l’età, a partire dai 40 anni (Figura 1A, clicca sull’immagine per ingrandire), con un tasso di incidenza medio standardizzato per età di 9 casi/100000 (UK), dato stabile dal 1993. La stima per l’Unione Europea (sempre relativa all’anno 2008) è di 70000 nuovi casi. In Italia l’incidenza media standardizzata è di 9 casi/100000 nelle donne e di 12 casi/100000 negli uomini (Figura 1B, clicca sull’immagine per ingrandire).
Negli ultimi 10-15 anni il panorama epidemiologico delle neoplasie pancreatiche è tuttavia radicalmente mutato. La causa va ricercata nella sempre maggiore diffusione e applicazione sul territorio di metodiche radiologiche avanzate (la tomografia computerizzata e la risonanza magnetica), che hanno permesso e permettono tutt’oggi di diagnosticare (spesso in assenza di sintomi e in corso di esami svolti per altri motivi) un cospicuo numero di neoplasie ritenute appunto fino a 10-15 anni fa estremamente rare, tra cui le neoplasie cistiche e le neoplasie neuroendocrine.
Le neoplasie cistiche del pancreas oggi sono sorprendentemente comuni, rappresentano il 15-20% di tutte le neoplasie pancreatiche, e il numero di diagnosi/anno è in grande crescita. Numerosi studi stanno cercando di stimare la prevalenza nella popolazione generale di questa famiglia di neoplasie, dal comportamento biologico molto vario (da benigno a francamente maligno). In uno studio che ha analizzato circa 2800 tomografie computerizzate, la prevalenza delle cisti pancreatiche era di 2.6 per 100 pazienti, con una forte correlazione tra presenza della cisti ed età. In particolare, al di sotto dei 40 anni sono state identificate pochissime neoplasie cistiche, mentre la prevalenza nei soggetti > 80 anni ha raggiunto l’8.7/100. In uno studio analogo che ha preso in considerazione pià di 1400 risonanze magnetiche, la prevalenza di cisti pancreatiche ha sfiorato il 20%!
Un quadro simile è stato osservato per le neoplasie neuroendocrine. Analogamente alle neoplasie cistiche, le neoplasie neuroendocrine del pancreas hanno uno spettro di aggressività molto ampio, e molti punti sul loro trattamento sono fortemente dibattuti. Un analisi condotta sul registro tumori degli Stati Uniti (SEER) relativa al periodo 1973-2004 ha evidenziato che l’incidenza delle neoplasie neuroendocrine è più che quintuplicata in 30 anni, anche se questo dato è riferito alle neoplasie di tutti i distretti (e.g. polmone, gastro-entero-pancreatici in toto). La revisione dei dati limitata alle sole neoplasie pancreatiche ha mostrato un aumento di incidenza meno pronunciato (comunque quasi raddoppiato), anche se l’incidenza stessa resta attualmente <1/100000. Il reale dato di prevalenza delle neoplasie neuroendocrine del pancreas non è ancora ben conosciuto: alcuni studi autoptici indicano una prevalenza dell’1-2%, a indicare che la maggior parte di lesioni è indolente e/o misconosciuto.
I nostri dati su 2866 resezioni pancreatiche eseguite tra il 2000 e metà 2012 (Figura 2A/2B, clicca sull’immagine per ingrandire) dimostrano che la chirurgia delle neoplasie pancreatiche non è la chirurgia dell’adenocarcinome duttale. Le diagnosi istologiche di adenocarcinoma duttale sono state il 39%, che raggruppate con la quota delle neoplasie periampollari (genesi intestinale/ampollare/bilio-pancreatica, 13%) eccedono di poco il 50% del totale. Escludendo una piccola quota di infiammazioni pseudoneoplastiche, il 44% delle resezioni a Verona è stato eseguito per neoplasie cistiche, neoplasie neuroendocrine o altre neoplasie ancora meno comuni. E’ pur vero che l’adenocarcinoma duttale è resecabile in circa il 20% dei casi, ma un dato analogo è osservato nelle neoplasie neuroendocrine non-funzionanti, e – grazie al trattamento selettivo delle neoplasie cistiche affermatosi negli ultimi anni – solo una piccola quota dei pazienti osservati con cisti pancreatica va incontro a intervento resettivo.
Per approfondire:
http://www.cancerresearchuk.org/cancer-help/type/pancreatic-cancer/
Sakorafas GH, et al. Surg Oncol 2011;20:e84-92.
Yao JC. J Clin Oncol 2008;26:3063-3072.
Halfdanarson TR, et al. Endocr Relat Cancer 2008;15:409-427.